Il 24 marzo del 2013 (nove anni or sono) Paolo Ponzo ( classe ’72), detto anche tra i calciofili il “Muratore” (per aver sempre supplito con la determinazione, il carattere e l’impegno ai suoi limiti tecnici, facendolo approdare ai massimi livelli della serie A), perse la vita tragicamente durante una gara di trial, un’impegnativa ed estrema prova di corsa sulle alture costiere della Liguria. Un dramma che colpì profondamente anche le comunità spezzina, reggiana e modenese, dove aveva acquistato l’affetto di tutti durante gli anni gloriosi della promozione in massima serie. L’ex calciatore, impegnato sui 47 chilometri della “Maremontana” fu colpito da un malore, anche a causa delle condizioni atmosferiche proibitive in cui si stava svolgendo la gara, rendendo vano il tentativo di salvataggio da parte dei soccorritori schierati a seguito della manifestazione.Quella tragedia, dopo le indagini della Procura di Savona, si è spostata poi nell’aula del Tribunale della città ligure, dove il Gup ha deciso per il rinvio a giudizio di tre persone. Si tratta di Antonio Ghilino, ideatore e direttore della “Maremontana”, Roberto Franchelli, organizzatore della manifestazione e responsabile del percorso, e Daniele Sciuto, il medico responsabile dei soccorsi. L’accusa è quella di omicidio colposo. Il processo, infatti, dovrà stabilire se quella gara si svolse secondo i massimi parametri di sicurezza. Una maggiore tempestività dei soccorsi avrebbe potuto salvare la vita all’atleta, originario proprio di quella terra? Il giudice dovrà quindi valutare se la condotta dei sanitari fu adeguata alla situazione e se l’architettura organizzativa del percorso fosse idonea a garantire l’incolumità dei partecipanti.Paolo che era nato a Cairo Montenotte, dopo i primi calci nell’Aurora iniziò la sua carriera nel Vado e per tre stagioni indossò la casacca rossoblù. Dopo il passaggio al Genoa ed una lunga carriera tra la C1 e la A. Nel 2009 tornò a Savona e fu in biancoblù per due stagioni.Finì di giocare ad Imperia nella stagione 2011/12 in Eccellenza.A seguito del suo ritiro divenne dirigente del Savona di Dellepiane come responsabile del settore giovanile. Ovunque sia stato ha lasciato un ricordo indelebile ed un vuoto incolmabile.