La notte dei “Cala Trinchetto “

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Chi quando era bambino andava a letto dopo Carosello ricorderà  Trinchetto, un personaggio animato che ingigantiva ogni situazione, esagerava ogni cosa. E alla fine di quel Carosello la gente lo smascherava con il “Cala Trinchetto ” diventata una frase cult negli anni ’70. Mi sono ricordato di questo simpatico personaggio seguendo questa sera gli ottavi di finale della Champions ed il torneo di tennis di Indian Wells. Due eventi dove, ancora una volta, si pronosticavano facili successi per i colori italiani. Invece, come forse non era difficile indovinare, la Juventus è andata a casa cedendo al Villareal mentre Berrettini e Sinner sono usciti mestamente di scena nel torneo americano. La sconfitta della Juventus che segue le eliminazioni di Inter e Milan è  figlia di un campionato modesto e di bassa qualità come del resto spiega la collocazione nei quartieri alti di società senza storia calcistica alle spalle, vedi Sassuolo. Troppe venti squadre, troppe partite senza senso e se alla domenica pomeriggio il clou, due settimane fa, è stato Venezia-Verona qualche domanda bisogna farsela. Ma nessuno vuole porre rimedio, portare il campionato a 16 squadre e porre una serie di referenze per poter giocare nella massima serie. La qualità forse tornerebbe a recitare una parte da protagonista. Quanto al tennis è  indubbio che la forza del nostro movimento è  migliorata, ma non come ci vogliono far credere. Il movimento femminile è  inesistente e si affida ai capricci della Giorgi. Sinner, dopo il divorzio con Piatti, è  in un momento di transizione, Fognini è  al tramonto e Berrettini dovrà continuare a lottare con gravi acciacchi fisici. Sonego e Musetti  sono due mine vaganti, ma non in grado di scalare posizioni importanti. Queste sono le considerazioni di stasera a dieci giorni dalle sfide che la Nazionale di Mancini si prepara a giocare per qualificarsi ai Mondiali.  Ma a chi pensa che l’impresa sia possibile, meglio rispondere con un  Cala Trinchetto,