Unanime e commovente la solidarietà espressa dalle autorità sportive nei confronti dei familiari di Matteo Pietrosanti, il calciatore quindicenne residente a Bassiano e scomparso gioved’ 3 marzo a Priverno durante un allenamento a causa di un malore. Una tragedia dolorosa, in merito alla quale la FIGC e il SGS ribadiscono l’importanza delle misure di prevenzione e sicurezza in tutto il territorio e che, attraverso il lavoro della Commissione Medico-Scientifica del Settore Giovanile e Scolastico, e in sinergia con la Lega Nazionale Dilettanti, rafforzerà l’impegno degli organi preposti per la tutela della salute di tutti i tesserati.Era il portiere della squadra di calcio under 15 di Priverno, in provincia di Latina. ll giovane nativo di Bassiano, piccolo centro a pochi chilometri dal campo comunale «D’Annibale», ex «San Lorenzo»,proprio accanto alla sua porta ha perso la vita, stroncato forse da un infarto.Matteo detto con affetto «Capoccione» dagli amici più cari e dai compagni di squadra, fra i pali era abituato a starci.Alle 18, secondo alcune testimonianze, si è accasciato a terra privo di sensi. Gli altri giovanissimi calciatori, insieme con gli allenatori presenti, sono subito accorsi.Qualcuno ha provato a rianimarlo, altri hanno chiamato il 118. Altri ancora hanno avvertito i familiari del 15enne, che si sono precipitati al campo. Fra loro la madre. Ma per Matteo, nonostante i disperati tentativi di strapparlo alla morte fatti dal medico di un’ambulanza entrata sul terreno di gioco per accorciare i tempi, non c’è stato purtroppo niente da fare. Sotto choc tutti coloro che avevano sperato in quei drammatici momenti che il 15enne potesse farcela. Nel 2010 era deceduto un altro calciatore sullo stesso terreno di gioco. Questo riporta all’attenzione generale il problema della sicurezza. Spesso infatti le visite di idoneità agonistica vengono eseguite superficialmente.In questo caso (l’ennesimo) inutile è stato l’utilizzo di un defibrillatore, inutile è stato l’arrivo di un’ambulanza e di un elicottero “Pegaso 44” . Il 15enne, alle prese con alcune convulsioni, ha cessato di vivere sotto gli occhi dei suoi genitori – papà Cristian e mamma Francesca – e del fratello maggiore, distrutti da un dolore straziante ed indicibile. Ci uniamo a loro, con vicinanza umana e tanto affetto.