Al Laigueglia campioni da tutto il mondo

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LAIGUEGLIA- Sarà anche quest’anno il Trofeo di Laigueglia ad aprire la stagione ciclistica italiana. Grande attesa anche per l’esordio, alla guida della nazionale, di Daniele Bennati. Il 41enne ex campione di ciclismo prende le redini sostituendo Davide Cassani e proponendo per il Laigueglia sette uomini molto interessanti: Daniel Oss, Niccolò Bonifazio, Kevin Colleoni, Filippo Conca, Juri Zanotti, Nadir Colledani e Michele Scartezzini. Una nazionale mista: con atleti esperti, giovani promettenti, eccellenze della pista e del fuoristrada. Oltre ad una possibile stoccata da un azzurro, per i colori italiani fra i favoriti si possono mettere Filippo Ganna (già vincitore quest’anno delle cronometro del Tour della Provence e dell’Etoile de Besseges) ed Alessandro Covi ( già vincitore nel 2022 a Murcia ed alla Vuelta Andalusia). Mercoledì in gara ci saranno, oltre a Ganna e Covi, fra gli italiani, in ottima forma, anche Diego Ulissi, Gianni Moscon, Lorenzo Rota, Giulio Ciccone, Andrea Vendrame, e Davide Formolo tutti quanti in grado di dare la stoccata vincente. Tra gli stranieri al via ci sono tanti campioni: fra i favoriti ci possiamo mettere sicuramente Bauke Mollema (primo nella passata edizione), Dylan Van Barle, David Gaudu, Richard Carapaz, e Richie Porte. Al via 25 squadre, oltre alla nazionale italiana: in gruppo ciclisti di tutti i continenti e quattro campioni che hanno già vinto a Laigueglia. Oltre a Mollema nell’albo d’oro ci sono già Davide Cimolai (2015), Simone Velasco (2019) e Giulio Ciccone (2020). Il plurivincitore del Laigueglia è Pippo Pozzato che si è imposto qui tre volte: 2003, 2004 e 2013. Il percorso ricalcherà quello predisposto dal Gruppo Sportivo Emilia nelle ultime edizioni. Partiti da Laigueglia si raggiungerà Ceriale per affrontare la prima salita (Onzo). Dopo essere scesi ad Ortovero, i ciclisti raggiungeranno Villanova d’Albenga da dove saliranno verso il Gran Premio della Montagna di Cima Paravenna. Dopo un primo passaggio nella zona del traguardo, si scalerà il Testico per poi entrare nel circuito conclusivo di 12,6 chilometri che prevede le asperità di Capo Mele e Colla Micheri che saranno affrontate quattro volte prima dell’arrivo.
CLAUDIO ALMANZI