Ode al buon principio del “piede sul fuoco”

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Il desiderio di bypassare alla svelta l’amichevole infrasettimanale giocata e vinta con il San Saluzzo (Eccellenza piemontese) è forte. Giusto un minimo di richiamo, per poi passare ad alcuni temi che erano collegati alla gara e che interessavano molto di più l’extra green. “Uno, cento, mille Saluzzo” potrebbe essere il magic refrain, visto che i granata come la scorsa stagione hanno regalato al Vado la gioia dei 6 punti, tondi tondi. Per giunta questa volta i sabaudi hanno pensato bene di presentarsi a quella che è stata la loro 7^ sconfitta consecutiva con una squadra composta negli 11 di partenza da 1 (99), 3 (2000), 1(2001), 2(2002) e 1 (2003) e come se ancora non bastasse sono riusciti a prendere la prima rete  in contropiede giocando in trasferta, con rigore (per completare l’opera ce ne è stato anche un secondo poi) ed espulsione annessi. Unica annotazione degna di merito il ritorno al gol di Aperi che con la tripletta realizzata ha fatto un bel balzo in avanti nella classifica cannonieri portandosi con quota 13 al secondo posto, alle spalle dell’imprendibile Vuthaj (Novara, 24 centri). Viceversa per i pochissimi presenti al Chittolina (questo sì che è un segno da cogliere) gli argomenti di interesse erano ben altri. Partivano dalla verifica delle voci che circolavano attorno ad un possibile esonero di mister Solari (sulla graticola dopo i 5 terribili Ko subiti) per arrivare alla presenta “sospetta” in tribuna dell’ex ds del Livorno Elio Signorelli (da sempre uomo di fiducia di Spinelli) nell’occasione accompagnato da Fulvio Pea ( coach navigato ex Samp, in partenza per Dubai per seguire un progetto delle giovanili dell’Inter). Altri rumors facevano intravedere l’ipotesi dell’arrivo sulla scottante panchina rossoblù di un nome forte : tale Mario Bortolazzi, ex centrocampista di grande livello, con 251 presenze e 16 reti nel Genoa dal 1990 a 1998, secondo storico di Donadoni. Tornando al torneo in corso, si direbbe un “turno di transizione” visto che in definitiva avendo vinto tutte le coinquiline  (Sestri L, Ligorna, RgG Ticino) in pratica rimangono gli stessi patemi visto che all’orizzonte si preannunciano due trasferte insidiose di seguito, a partire questa domenica dai temibili valdostani del Pont Donnaz. All’andata vi fu un rocambolesco 4 a 4. Ora seppur provenienti dal un rendimento altalenante ampiamente  sotto le aspettative della vigilia, gli uomini dello scafato Cretaz si trovano appaiati al Vado a 31  ma con due recuperi da effettuare, ragion per cui cercheranno a tutti i costi i 3 punti. Siamo curiosi di capire se questa passeggiata salutare di metà settimana abbia scacciato quell’aria di crisi che incombeva o se invece di fronte ad avversari più tosti tornera’ a farsi meno scontata la tanto vituperata “salvezza facile”. Nel frattempo a confondere le idee ci hanno pensato le “50 sfumature di blù” evocate dal vice presidente Luca Tarabotto. Un vero tocco di classe l’essersi accomunato al filosofo Eraclito ed alla sua famosa “Teoria del Divenire” in cui l’arché è la sostanza e l’essenza che accomuna tutte le cose. In essa la mutevolezza e il cambiamento vengono sapientemente attribuite a tutto ciò che esiste, che nasce e sopravvive tramite l’opposizione a ciò che lo circonda. In aggiunta nella sua ultima intervista oltre alle pareti che possono improvvisamente cambiare colore (“State in guardia perchè il giorno dopo potrebbero essere un po’ più chiare o un po’ più scure” cito testualmente), è risuonata, non passando inosservata, la frase : ” Siamo una Società più portati a mettere un piede nel fuoco e magari bruciarci un pochettino per far star meglio gli altri...”. Con buona pace del grande Gaio Muzio Scevola, il protagonista di una nota leggenda romana dalla quale deriva il predicato “Mettere la mano sul fuoco”, per indicare d’essere sicuri su un determinato fatto o espressione, in pratica il suo gesto estremo, ho condotto varie ricerche per cercare di captare un’espressione che francamente sfugge ai più.Pur rendendomi conto che nel calcio, i piedi (non a caso si suol dire ars pedatoria) abbiano la priorità assoluta, confesso che ho fatto fatica a coglierne il nesso (riconoscendo i miei limiti, su cui mi ripropongo di lavorare). Nella simbologia del mondo dei sogni i piedi rappresentano un qualcosa di stabile e sicuro (e quindi perchè bruciarli volutamente mi chiedo), oppure stanno evidenziare i nostri atteggiamenti impulsivi, che si allontanano dalla ragione (il che è dovuto alla loro collocazione, così lontana dalla nostra testa): e allora, mi dico,  perchè non sforzarsi di imparare a valutare con raziocinio.Anche la medicina liquida l’elevato concetto chiamato in causa riducendolo ad una banale “sindrome dei piedi brucianti ” che non è altro che una serie di manifestazioni di natura circolatoria a volte di dolore a volte sensitive. Pertanto nell’attesa di trovare un’attribuzione di senso plausibile a cotal postulato, saranno solo le temperature gelide di Montjovet ad impedire “ustioni”, poichè di sicuro i “leoni” locali vorranno fare risultato. Senza una vera e propria bocca da fuoco ( è il giovane Carmine Sterrantino classe 2002 uno dei giocatori più prolifici insieme all’ex Andrea Gulli, entrambi 4 gol), sino ad adesso non sono riusciti a ripetere la brillante stagione passata. Nel mercato invernale però è arrivato Marco Gaeta, punta ben conosciuta in Lombardia ed ex della Sanremese, e l’attaccante Diego Frugoli, dall’Aquila Montevarchi in Serie C. Occhio quindi a non scherzare con il fuoco!