Nella “balera” Marinelli continua il valzer delle panchine

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Conoscendo il vulcanico presidente dell’Asd Pro Savona Calcio 2020 (decisionismo ad libitum) c’era da aspettarselo. Infatti è giunto puntualmente l’esonero di mister Balleri che a sua volta era subentrato a Cattardico, due interruzioni di rapporto che pur non volendo entrare nel merito perchè non mi compete, mi sento di contestare nel metodo scelto per consumarle. Certo che dopo l’impasse di Coppa del 9/2 con il Pontelungo (sconfitta per 2 a 1) e la vittoria per 1 a 0 del pur bravo San Cipriano di dom.13 (una successione senz’altro negativa a livello di trend se rapportata al budget investito ) qualche ripensamento sulla rotta di navigazione si poteva anche prevedere. Vi era stato un colorito confronto di chiarimento tra la squadra e la tifoseria al “Mazzucco” di Voze (campo in cui i biancoblù sono costretti a migrare in attesa del restyling del Bacigalupo, nervosismi a parte) che poteva far pensare al peggio. Anche l’espulsione di Fonjock (che gli è costata ben tre turni) e vari screzi avvenuti con gli avversari genovesi possono aver inciso negativamente sui vertici degli striscioni. Effettivamente la qualità del gioco non è mai stata proporzionata al ricco parco giocatori messo a disposizione dal Ds Chiarlone e come se non bastasse l’avversaria numero uno, la Sampierdarenese, aggiudicandosi il recupero con la Letimbro (testata di Pugliese a 10 dal termine in quel del Santuario) si è riportata in testa a +3. La scelta repentina del nuovo trainer pur avvenuta per l’intrecciarsi delle “coincidenze” a cui ho fatto riferimento e pur lasciando sgomento un ex professionista di valore quale è l’ex Samp Balleri è ricaduta su Maurizio Podestà e cercherò di spiegare perchè a parer mio mi sento di condividerla e sponsorizzare. Intanto stiamo parlando di un tecnico di elevata e consolidata esperienza specie a livello dilettantistico. Conoscitore profondo delle categorie e dei calciatori che vi militano. Secondo perchè ritengo indispensabile l’asse operativo con il Ds ed in questo caso il rodaggio e l’intesa sono già stati brevettati su sponda Cairese. Terzo perchè Podesta, ha il profilo giusto, per competenza e attitudine, per interpretare al meglio il ruolo di attuatore di un ciclo, viste le sue riconosciute capacità a livello professionale e manageriale. Ne conosco le idee illuminate volte alla realizzazione di un “progetto” che vada oltre il presente (seppur incombente ed obbligato al risultato immediato) e che includa la strutturazione e valorizzazione del settore giovanile, assi portanti di un concept calcistico in cui mi sento di rispecchiarmi. Per cui sono certo che i miglioramenti si vedranno presto. Gli auguro buon lavoro e spero possa ottenere il successo personale e di Società che si merita. Il solo fatto che abbia accettato di coinvolgersi corpo e anima in questa “scommessa” senza richiedere alcun compenso (si parla solo di un eventuale premio di promozione finale) gli rende merito.