Il livello tecnico lo si deve allenare sempre

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Sull’importanza dei 7 gesti tecnici del calcio, i cosidetti fondamentali (guida della palla; • calciare; • ricevere; • colpo di testa; • contrasto; • rimessa laterale; • tecnica del portiere) il dibattito non finisce mai, specie da quando la disciplina si è “atletizzata” a dismisura. Per gli amanti del gesto tecnico ripropongo l’idea più che mai attuale con cui Renzo Ulivieri presidente nazionale dell’Aiac concepisce il ruolo del mister :” Puoi avere davanti Paramatti, Baggio o Puskas, ma a livello tecnico lo dovrai allenare sempre. Gli allenatori devono insistere su questo tasto. A Paramatti, terzino del mio Bologna, madre natura non aveva donato due piedi da fatina. Lo convinsi in due secondi che migliorarsi era possibile. Alla fine di ogni allenamento si fermava a provare i cross: 20 di destro e 20 di sinistro. Era costante. In un anno toccò quota 8 mila traversoni e i risultati erano sotto gli occhi di tutti. Anche sotto quelli di Baggio, nato invece con una classe sopraffina. Eppure Roberto era uno che, di sua spontanea volontà, a fine seduta posizionava le sagome al limite dell’area e calciava una punizione dopo l’altra. Più o o meno la stessa cosa che anni prima, quando ero un ragazzo, avevo visto fare a Puskas. Avevo un debole per l’ungherese e quando venne con la Nazionale a Firenze rimasi stupito da un dettaglio: si esercitava sui calci piazzati anche la mattina della partita. Chiesi all’interprete il motivo. Puskas spiegò che gli serviva per mantenere il punto di palla. Esattamente come fa continuamente il giocatore di biliardo cercando di memorizzare traiettorie precise al millimetro. I latini avevano ragione: repetita iuvant. E’ così anche nel calcio”.