Tra poche ore verranno inaugurate, con una sontuosa Cerimonia d’Apertura, le Olimpiadi Invernali di Pechino dove l’Italia è attesa protagonista in diverse discipline. Ancora una volta, per chi segue il più importante evento sportivo planetario, il fuso orario penalizza l’Europa con gare piazzate nel cuore della notte o nella prima mattinata. Certo ci sono,le differite ma queste non danno il senso di vivere l’evento trasmesso da Rai2, che può mandare in onda un pacchetto di 100 ore, ed Eurosport che copre invece tutte le gare. E allora pronti con una tazzerella de caffè, per citare il grande Pino, e con sveglie puntate sempre tra le 3 e le 5, pronti per due settimane di grandi emozioni. Come sempre la nostalgia canaglia, che ti assale man mano che passano gli anni, ti porta indietro nel tempo a pensare ad altre Olimpiadi, quelle dove si era più giovani e il Viale del Tramonto sembrava solo il titolo di un film. Come il numero dei Cerchi, ho scelto cinque ricordi ad iniziare da Monaco 1972, le prime Olimpiadi a colori e i pomeriggi rubati alla spiaggia per seguire con un amico le gare in casa di un signore che ci concedeva il permesso di usufruire della sua TV. Poi Mosca 1980 con Sara Simeoni e la sua splendida medaglia d’oro nell’alto. La finale di pallanuoto del 1992, ultimo atto dei Giochi di Barcellona, con il nostro Settebello che supera dopo otto supplementari i padroni di casa davanti ad un nervoso Re di Spagna, rimane per sempre scolpita nella mente come la frase “ora c’è soltanto il silenzio” pronunciata dal telecronista RAI prima della sontuosa prova di Juri Chechi agli anelli. Ultimo ricordo l’oro di Sofia Goggia nel 2018 con l ‘augurio che la nostra campionessa si rimetta in forma per difendere il titolo. Cinque emozioni scelte tra tante in un passato che ti divora sempre piu. Le Olimpiadi hanno scandito il passare degli anni della nostra vita che scorre, che non la puoi fermare. E a ricordartelo ci sarà l’accensione della fiamma olimpica che ancora una volta accenderà i nostri cuori per due settimane
