Capita di rado che una società calcistica posti su Facebook di aver urgentemente bisogno di incrementare l’organico. Ma è successo nelle ultime ore all’Alassio che naviga mestamente all’ultimo posto di Eccellenza. Partendo dal fatto che noi appoggiamo dirigenti e presidenti delle società dilettantistiche, costretti a sforzi inimmaginabili in questi due ultimi anni, sia lecita qualche critica: nelle ultime settimane il presidente Regazzoni ha accusato più volte il numero uno del Comitato Regionale Ligure di insistere nel proseguire il campionato di Eccellenza in un periodo pandemico. A parte il fatto che gran parte delle società avevano giocatori in gran parte negativi, sembra ingiusto che il numero uno del sodalizio alassino voglia trincerarsi dietro all’emergenza sanitaria. L’Alassio versava in grande crisi già a ottobre, quando tutto filava tranquillo. Soltanto, ma noi non ne vogliamo fare una colpa, che sono mancati i giocatori promessi e in grado di rendere competitiva la squadra. L’appello di mister Luciani in cui si invitano giocatori tra i 18 e 40 anni a presentarsi al campo per essere inseriti nella squadra francamente non fa onore ad un sodalizio glorioso che ha scritto tante pagine importanti nello sport ligure.
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