Savate (Boxe Francese): Un arbitraggio assolutamente a senso unico e sbagliato fa sfumare la cintura mondiale alla Savonese Chiara Vincis.

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Si è tenuto sabato sera a Gannat in Francia la finale del campionato mondiale di Savate (Boxe Francese) che vedeva affrontarsi per il titolo la savonese Chiara Vincis contro l’atleta Francese Sara Tebbakh.
L’atleta della Asd Kick Boxing Savate Savona era  accompagnata dal suo Maestro Andrea Scaramozzino e il direttore tecnico della Savate Fight1 Alessandro Zini.
Ci spiega Scaramozzino, molto amareggiato per questo  verdetto che Chiara è stata tartassata dall’arbitro che continuava ad interromperla durante il match riprendendola per qualsiasi cosa  superficiale ma anche accusandola più volte di legare l’avversaria (abbracciarla) cosa che in realtà era Chiara stessa a subirlo oltre a prendere spallate e qualche testata vietatissime dal regolamento di questa disciplina ma mai richiamate dall’arbitro. Durante un match a contatto pieno viene premiata la qualità del colpo, viene premiata l’atleta più incisiva che cerca lo scontro ma noi per la prima volta abbiamo assistito ad un verdetto che ha premiato l’atleta che per quattro riprese faceva solo delle uscite e qualche colpo di risposta per evitare lo scontro.
Nonostante il richiamo ufficiale dato a Chiara dall’arbitro che nuovamente la accusava di legare l’avversaria  a pochi secondi dalla fine del match il verdetto è stato a maggioranza e non ad unanimità e questo per noi è stata la riprova di quanto scritto.
Ci resterà impressa la faccia di grande delusione e dispiacere che ha fatto Chiara durante il verdetto ma anche la sua grande sportività che nonostante le avessero appena soffiato una cintura mondiale ha trovato la forza e lo spirito sportivo di applaudire la sua avversaria durante la premiazione. Moltissimi Tra i Francesi presenti hanno mostrato dissenso scuotendo la testa durante il verdetto e venendoci a incoraggiare con la tipica frase “avevi vinto tu”. Impotenti davanti a tutto questo lunedì abbiamo già ripreso le attività dove Chiara nel pomeriggio ha allenato i bambini e la sera ha già ripreso i suoi allenamenti in vista dei prossimi match, resta comunque la piccola soddisfazione di essere la medaglia d’argento in un campionato del mondo.