Non ci ha mai creduto nessuno che Dusan Vlahovic potesse restare a Firenze perché si sa benissimo che le promesse di un giocatore slavo valgono come il giuramento di Giuda. Lui e il suo procuratore, come tutti quelli che arrivano dai Paesi della ex Jugoslavia, vedono il calcio soltanto come un grande affare, dove gli affetti contano zero rispetto ai soldi. A Vlahovic ed al suo procuratore non è mai importato nulla dell’amore incondizionato che gli aveva, davvero ingenuamente, concesso la Fiesole che forse si era dimenticata di guardare la carta d’identità del giocatore e fare due conti da che Paese proveniva. Ora si vedrà chi sarà il miglior offerente, Juve e un paio di squadre della Premier in testa.
Intanto Claudio Ranieri torna ad allenare una squadra inglese e forse qualcuno farebbe bene a ricordargli che la fortuna, per non dirla in un altro modo, non si ripresenta una seconda volta. Cercherà di salvare il Watford che naviga in una brutta posizione di classifica. A lui il compito di non peggiorarla