Il Covid era ancora uno sconosciuto e la politica italiana era alle prese con la crisi del governo gialloverde. Questo per rendere ancora più importante l’affermazione odierna di Vincenzo Nibali che arriva 799 giorni dopo il successo nella Tappa del Tour che si concludeva nella Val Thorens. Lo Squalo, nonostante molti continuano a suonarlo le campane a morte, è ancora vivo, ferito ma mai domo. E vincere oggi nella sua terra lo rende ancor più leggenda, lui che è salito sul gradino più alto del podio nei tre grandi giri, oltre a vincere una Milano-Sanremo mozzafiato nel 2018. Certo il più grande corridore italiano di tutti i tempi e on ce ne vogliano i tifosi sardi simpatizzanti di un Aru che non lascerà grandi segni. Nibali è ancora uno degli ultimi corridori italiani ai quali aggrapparsi, Viviani e Ganna a parte. E oggi, vederlo svettare nel Giro di Sicilia, ha fatto immenso piacere a chi ama il ciclismo.