Ci sono personaggi che lasciano ricordi anche con il passare impietoso del tempo che è sempre il nemico principale della memoria. Uno di questi, che il vostro modesto cronista ricorda con affetto, è Carlo Tomagnini, alassino, anzi, mi sia consentito, “l’Alassino doc” tanto per collegarlo a questa rubrica. E bene han fatto Pietro Giannetti e Andrea Cenere, a raccogliere materiale ed interviste per dare un doveroso omaggio ad un genio del turismo che Alassio ha avuto l’onore di avere. Presto, e saremo lieti di comunicarvi la data, ci sarà una serata evento dedicata a quest’uomo che con il suo genio, le sue conoscenze ed il motto che tutto è possibile, ha portato Alassio nel mondo. I ritagli di giornale che ho custodito in casa e che iniziano ad ingiallire, mi portano indietro a maggio 1982 quando Alassio, in quel meraviglioso scenario della Puerta del Sol, ospitò la Nazionale Azzurra che poi volò in Spagna per conquistare il Mundial. Il merito di avere gli azzurri ad Alassio fu di Carlo che tutti noi guardavamo con scetticismo quando ci parlava di quella possibilità. E poi, e lo ricorderanno gli amici di Carlo intervistati in un commovente cortometraggio, i piloti di Formula 1 impegnati in Piazza Partigiani con le sciaccagiare a farsi battaglia. E ancora il Carnevale con le bellezze brasiliane ad invadere la città e tante altre cose ancora che lo spazio tiranno della rubrica ci costringe a saltare. Noi vogliamo soltanto ringraziare coloro che renderanno omaggio a questo personaggio ed idealmente a tanti altri che hanno portato il turismo di Ponente al centro del mondo. E soltanto per questo sarebbe bellissimo che nel 2022, quarant’anni dopo la Nazionale Azzurra tornasse ad Alassio prima di partire per il Qatar nel mondiale autunnale. Carlo Tomagnini ci sarebbe riuscito e, nascosto tra le nuvole, vuole vedere se ci sono dei suoi successori.
NELLA FOTO CARLO TOMAGNINI AL CENTRO