Vagavo per i campi del Tennessee

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L’addio al grande cantautore siciliano Franco Battiato, il Maestro, offre lo spunto ed uno dei suoi brani più noti (“La Cura”) il titolo al racconto della sciagurata esibizione offerta dal Vado del tandem Tarabotto-Francomacaro usciti super battuti (1 a 3 il risultato finale) dallo scontro diretto che li vedeva opposti ai ragazzini della Fossanese. Dico così perchè in distinta i piemontesi di mister Viassi (nell’occasione squalificato, e sostituito da Mirco Vinai, ma ben attivo dagli spalti del Chittolina) presentavano ben  5(2000), 4(2001), 3(2002) e 1(2003). Il brano è stato scritto nel 1996 ed è contenuto nell’album “L’imboscata” (giunge quindi a proposito) in collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro ed è stato considerato da molti critici il testo d’amore più bello e commovente di tutta la canzone italiana. Il tema è quello, sempre attuale, del potere curativo della musica e dell’amore. Cito testualmente uno dei passaggi fondamentali del noto pezzo :” Ti proteggerò dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai“, conscio che mai frase sia più applicabile tout court alla cornice quadro che circonda le prestazioni dei rossoblù precipitati, come era da aspettarsi, in una crisi nera di risultati, di gioco, di insieme di gruppo, al punto di sprofondare a braccetto con il Borgosesia all’ultimo posto in classifica, seppur con una gara da recuperare.Sbagliare così smaccatamente uno scontro verità, e per giunta sul proprio terreno (nelle ultime tre partite interne, un punticino sui nove disponibili) sta ad indicare che il gruppo (nonostante l’ennesimo tentativo del patron, di allettare con un sontuoso premio salvezza) non è compatto, unito e concentrato sull’obiettivo. E se un motivo c’è va ricercato nelle sterile e, lasciatemelo dire, inopportune scuse espresse nel dopo match della serie :” Loro hanno segnato e noi no” oppure ” Creiamo ma non concretizziamo” e ancora “Nei primi dieci minuti della ripresa potevamo fare meglio” ed infine la ciliegina ” L’avevamo preparata bene!”. Figuriamoci se l’avessero preparata male.Se solo si possedesse un minimo di barlume tattico quanto ci voleva per capire che la loro catena di destra ( entrambe erano disposte a specchio in un 3-5-2) Specchia per Alfiero, Brondi per Alfiero, Specchia per Brondi era disarmantemente più forte e più logica : un treno divenuto un guaio inarrestabile se contrapposto dai baby Casazza e Boiga, spaesati e fuori ruolo.L’improvvisata guida tecnica vadese (dal mio punto di vista, più una falange ultras a supporto, che uno staff competente e qualificato) non è mai in grado di aggiungere plus valore alla squadra ma anzi dimostra di ritrovarsi in questa categoria, più per grazia ricevuta che per merito. Ciononostante non bastasse il ripescaggio della scorsa stagione, anche in questa è giunta in settimana una notizia, che se anche era oramai nell’aria, non può che riattivare le residue speranze : vi saranno solo due retrocessioni dirette. A questi punti a 5 turni dal termine basterebbe un minimo sforzo per lasciasrene alle spalle due specie in virtù di un calendario che è favorevolissimo visto che Taddei & C, affronteranno tutte compagini che non hanno più nulla da chiedere al campionato. Forse l’unica motivata potrebbe essere ancora proprio la Sanremese che seppur falcidiata dal Covid e ferma da molti turni, domenica sarà di scena sotto le torri dell’Enel. Potenzialmente in virtù dei tanti recuperi da effettuare può ancora concorrere per un posto nei play off che a quanto pare si faranno.Un’altra ghiotta chance dunque e Forza Vado quindi. Non si sa mai che : “Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza e supereremo le correnti gravitazionali!”