Dopo la tappa (5) : Il Pirata e La La Land…A

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Assisti alla Modena- Cattolica, quinta tappa del Giro e, complice una corsa sonnacchiosa ti lasci trasportare dalla mente ai ricordi di un grande di quei posti, Marco Pantani, il Pirata. E torni con la mente a quel sguardo triste, alle grandi imprese del 1998, doppietta Giro e Tour, all’impresa di Oropa, alle sue cadute, alle coltellate alle spalle, all sua solitudine culminata in una morte arrivata proprio nel giorno degli Innamorati. Quel ciclismo che portava davanti alla tv oltre sette milioni di spettatori in piena estate, roba da fare invidia al Commissario Montalbano. E ti sale la rabbia perché anche la morte di Pantani rientra nei tanti troppi X Files dei quali viene coperta la nostra piccola e grande Storia. Tappa noiosa che si ravviva nel finale, purtroppo per una brutta caduta di Landa, che doveva essere un grande protagonista della Corsa Rosa. Non credo che sarebbe salito sul gradino più alto del podio, certo grande corridore, ma non certo un  Pantani tanto per rimanere in tema. Poi ci sarebbe parlare della volata, andata a Caleb Ewan che precede Giacomo Nizzolo, ormai eterno secondo e Elia Viviani. La maglia rosa rimane sulle spalle di Alessandro De Marchi, al quale diciamo grazie per quanto ha detto ieri, con le lacrime agli occhi. E grazie per quella frase  ”  che il cammino vale più della meta”. E tu non sai quanto io ed altri ci sentiamo questo tuo detto nella pelle