Se serviva un decisivo cambio di passo anche in trasferta almeno sotto il profilo di risultato e prestazione quello c’è’ stato. E dopo la folle rimonta ai danni del Sestri Levante (sempre più giù fra l’altro, come avevamo anticipato visto che è stato battuto a domicilio per 2 a 0 dal Legnano) è arrivata sotto un’acqua “benedetta” la sofferta vittoria per 2 a 1 con la Folgore Caratese, una formazione di tutto riguardo ma anch’essa molto altalenante. In 4 giorni ben 6 punti pari ad un quarto del Pil dell’intero campionato che hanno proiettato i rossublù dell’inedito mister Battiston a quota 23 a due lunghezze di vantaggio dall’inseguitrice Borgosesia nella lotta per evitare il penultimo posto che significherebbe retrocessione diretta in compagnia del credo oramai condannato Fossano.La strada è ancora lunga, irta e costellata da insidie, ma dal punto di vista motivazionale è innegabile che nel gruppo (rosa finalmente al completo ed infortuni tutti recuperati) sia scattata una molla e che giocatori del calibro di Saccà (cito quello che ritengo l’artefice della riscossa delle ultime due gare) possano trascinare verso un traguardo prima del tutto impensabile. Diversa è la mia analisi se entriamo in argomento “gioco e modulo” per non parlare dell’incidenza del fattore “fortuna”.”La fortuna non dona mai; presta soltanto”, recita un saggio proverbio svedese e per il clan Tarabotto che tanto l’ha invocata e chiamata in causa a giustificazione dei tanti insuccessi (perchè sia chiaro che la stagione anche in proporzione agli investimenti fatti e alle scelte operate resterà un grande fallimento) è giunto inaspettato in dono, un ricchissimo “prestito” negli ultimi 180 minuti composto da 3 rigori 3 e ben 4 legni che non sempre è facile riscuotere.Precisato questo vorrei tornare sul fattore dislocazione in 3-5-2. Se da un a lato infatti, risulta evidente che difendersi in 5 possa risultare più rassicurante (5 gol in 3 partite si sono comunque continuati ad incassare) l’amalgama del centrocampo continua a non convincermi, anche se chiaramente spero di essere smentito dai fatti.Temo che le formazioni dentro o a ridosso dei play off concedano punti non solo al Vado come avvenuto recentemente, ma anche alle altre ridimensionando di molto la portata dei risultati fatti. Altra cosa sarà l’esito degli scontri diretti che avranno un peso enorme.In quel tipo di “incontri/scontri” potremo verificare solidità, impatto e qualità tecnico/tattica dell’attuale Vado, specie se il format deciso dalla LND si pronunciasse a favore delle numero tre retrocessioni dirette.Del match mi piace ricordare due chicche da applausi : la super parata di Luppi che all’ 83 ° è riuscito a deviare in angolo la fucilata di Di Stefano da lunga distanza e il preziosismo con cui il neo entrato Bernasconi al 72° ha liberato in area Saccà : un bellissimo colpo di tacco da cui è scaturito il gol partita messo a segno su rigore da Sbarbati.Ora dopo la pausa, mercoledì 28 aprile si troveranno di fronte Vado e Città di Varese, in uno spareggio salvezza da brividi.Non c’è due senza tre? Lascio spazio ai vostri sentori!