Qui al Bar Sport stamattina abbiamo un po’ di sonno considerato che nella nott si sono postate le vicende della Superlega, destinata a rivoluzionare il calcio come visto fino a oggi. I nostri amici, che non possiamo ospitare nel nostro bar perché siamo zona arancione, discutono di questo ma oggi finalmente si torna a parlare anche del calcio locale, come ai bei tempi.
SUPER SUPERLEGA
Se ci si divide sul coprifuoco, figurarsi se non si creavano sulla nascita notturna della Superlega due correnti di pensiero che qui chiameremo ” tradizionalisti-nostalgici” e ” realisti”. I primi sono legati ancora al calcio di tutte le partite in contemporanea e sostengono che anche Crotone-Parma abbia il suo valore. Trepidano per le novità, vedi Atalanta, e sono fautori, in campo internazionale, di una Coppa Campioni all ‘antica. I secondi, soprattutto giovani, vogliono vedere il grande calcio, le grandi sfide tra i club che hanno fatto la storia, e non spenderebbero un euro per vedere la citata Crotone-Parma. E questo ragionamento ha fatto sì che le TV a pagamento sposassero l ‘iniziativa dei grandi club, contando su una competizione che ne garantisca la presenza per nove mesi. Con tutto rispetto per l’Atalanta, dicono nelle TV, che audience può avere una partita dei bergamaschi in Champions? Bassissima, come ha sentenziato l ‘Auditel. Dite la vostra, e fateci sapere.
COME UNA VOLTA
Che bello risentire parlare al lunedi i tifosi sulle nostre squadre regionali, sentirli elogiare il Vado, due bellissime vittorie in cinque giorni, la Cairese, l ‘Albenga. Come una volta, prima della pandemia, quando tutti avevano qualcosa da commentare, sfogliando il quotidiano del lunedi. Ma Gianni questa mattina, commentando l ‘Albenga, mi diceva ” No, ci illudiamo che sia come prima. Quando tornerò al Riva non avrò vicino il mio amico Mario che il Covid l ‘ha portato via. La vita cambia… “. Ma toccherà allo sport, del quale abbiamo maledettamente bisogno, guarire, come un vaccino, tante, troppe ferite