“Mens sana in corpore sano”, antica locuzione latina nata all’interno delle satire di
Giovenale per indicare le due uniche aspirazioni che gli uomini avrebbero dovuto avere, un
corpo sano ed una mente sana, solo con Aristotele diventa espressione di un’interrelazione
tra due entità che non possono essere percepite disgiuntamente. Oggi si parla dell’uomo
come di un’unità bio-psico-sociale: il soma (il corpo) e la psiche (la mente) sono in continua
interazione reciproca e sono immersi in un contesto socio-relazionale su cui agiscono e da
cui ricevono sollecitazioni e stimoli. Dunque, per aver sane le facoltà dell’anima bisogna
aver sane anche quelle del corpo.
L’esercizio fisico porta al benessere psichico poiché aumenta il flusso sanguigno e porta ad
una maggior ossigenazione del cervello ed in particolare di due aree: l’ippocampo ed il giro
cingolato anteriore. L’ippocampo è una parte del nostro cervello prevalentemente adibita al
controllo della memoria e dell’apprendimento mentre il giro cingolato anteriore svolge
diversi ruoli complessi, come preparare il nostro cervello allo svolgimento di un compito, ed
è implicato nella regolazione delle nostre emozioni oltre ad essere un recettore
dell’ambiente circostante aiutandoci a cogliere e a reagire adeguatamente e in maniera
adattiva ai cambiamenti. Queste due parti del nostro cervello hanno avuto due funzioni
evolutive molto importanti perché ci hanno consentito di evolvere e sopravvivere ai
cambiamenti dell’ambiente grazie al ricordo e all’apprendimento. Maggiore è
l’ossigenazione al cervello e maggiore è l’attività di queste aree. Dunque rinvigorito dal
carico energetico dell’ossigeno il cervello è più attivo sia a livello fisico sia a livello
mentale. I neuroni sono più attivi, vengono prodotti nuovi neuroni attraverso il processo di
neurogenesi e si migliora la plasticità del cervello con la nascita di nuove sinapsi che
rappresentano il sistema comunicativo tra neuroni. Inoltre, l’esercizio fisico rafforza il
sistema cardio-vascolare ed aiuta a combattere alcuni disturbi come il diabete, i problemi
renali e l’osteoporosi.
Pertanto, l’attività sportiva ci aiuta anche a migliorare le funzioni cognitive, infatti, grazie
alla maggiore ossigenazione le nostre funzioni mentali vengono rinforzate ed aumenta la
nostra capacità di pensiero e di ragionamento, come anche la capacità di trovare soluzioni
alternative ai problemi. Il pensiero diventa quindi più lucido, si potenzia l’attenzione, la
memoria, la capacità di apprendimento, la creatività e la capacità di uscire dagli schemi o
dalla famosa “zona di confort” per trovare una strada nuova e innovativa, per trovare una
soluzione creativa alle difficoltà, diminuendo il rischio di decadimento cognitivo o di
malattie neurovegetative.
L’esercizio fisico è anche un toccasana per il nostro umore perché libera endorfine e
incrementa il livello di serotonina e noradrenalina che sono due neurotrasmettitori che
aumentano il benessere psicofisico e ci consentono di guardare il mondo con un paio di lenti
caratterizzate da maggior ottimismo e positività. Possiamo considerare questi due
neurotrasmettitori come veri e propri ansiolitici ed antidepressivi, utili proprio per
migliorare il nostro stato mentale. Maggior benessere psicofisico porta anche ad effetti
positivi nella sessualità e nel controllo del peso corporeo, due altri elementi che vengono
influenzati negativamente dallo stress. Ne beneficia anche la produttività sul lavoro che
tenderà ad aumentare man mano che si raggiungerà una buona sinergia tra una mente attiva
ed un corpo dinamico. Trovare il tempo per dedicarsi ad un’attività sportiva è fondamentale
per combattere lo stress purché sia portata avanti in maniera costante, altrimenti perderebbe
di significato ed utilità, e con il supporto di personale qualificato, per evitare movimenti
sbagliati e pericolosi per l’integrità corporea o un carico di lavoro inadeguato e, pertanto,
poco funzionale.
E’ necessario che ogni persona individui lo sport maggiormente adatto alle proprie esigenze,
senza farsi influenzare dalle mode del momento. Per esempio, le attività aerobiche e la corsa
sono attività che servono a scaricare le tensioni che inceppano pensieri ed idee e aiutano a
schiarire la mente, nel caso in cui si debba prendere una decisione importante.
Annichilimento, isolamento e chiusura portati dall’emergenza sanitaria Covid19 hanno agito
sul benessere psichico di molte persone producendo stati ansiosi e depressivi anche a causa
dell’immobilità a cui si è stati costretti. Coloro che hanno reagito al cambio di stile di vita
imposto dalla pandemia, interrompendo l’attività sportiva e chiudendosi nella “confort
zone”, sono andati incontro ad un progressivo cambiamento ed irrigidimento ideativo e ad
un peggioramento del tono dell’umore. Al contrario, coloro che hanno saputo cogliere le
iniziative nate sul web anche da parte di personal trainer e di coach sportivi che, sfruttando
piattaforme digitali hanno creato delle realtà dinamiche e fruibili, hanno mantenuto una
maggior lucidità nell’affrontare le difficoltà personali, sociali ed economiche legate al
periodo pandemico.
Strumenti e dispositivi digitali, spesso demonizzati quando si parla di bambini ed
adolescenti, dimenticando che non è lo strumento da demonizzare ma è la gestione e l’uso
eccessivo che ne viene fatto, in questo caso hanno consentito la creazione di spazi di
confronto ed aiuto psicologico per persone che altrimenti non avrebbero potuto essere
raggiunti come anche la costruzione di vere e proprie “palestre on-line” con cui rimanere
lontani ma vicini, con cui poter mantenere il proprio equilibrio psicofisico e la propria
lucidità: un’opportunità per creare nuovi legami ed amicizie, prendendosi cura di sé e del
proprio benessere.