Un coprifuoco….Europeo

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La differenza dell’emergenza sanitaria nei vari Paesi della UE la potremo toccare con mano, anzi sarebbe meglio dire con i piedi,  dal 10 giugno al 10 luglio, il mese del campionato europeo di calcio. Partendo dal detto che il calcio e’ la cosa più importante delle cose meno importanti sappiamo tutti come Europei e Mondiali siano eventi che coinvolgono e appassionano anche chi non conosce la differenza tra gioco ad uomo e gioco a zona. Sono momenti, come tanti di noi ricordiamo, dove ci si riunisce con gli amici,   si mangia una pizza tra il primo e secondo tempo e dopo si esce magari con la maglia azzurra e la bandiera tricolore. Bei ricordi, e come non pensare a Spagna 82 con la Nazionale di Bearzot vincitrice di un Mundial la cui preparazione si tenne ad Alassio.

Purtroppo quest’anno non sarà così, a differenza di altri Paesi che,  come l’ Inghilterra, avrà 20 mila tifosi negli stadi e i tifosi, con le dovute attenzioni, pronte a fare il tifo nei pub. Nel mese di giugno insomma rosicheremo nel vedere altri Paesi un pochino più liberi. Da noi purtroppo la situazione non sarà ancora tale da consentirci una sana distrazione.  Come anticipato ieri sera nel programma  “Campo aperto” il Ministro della Salute Speranza e il Cts hanno già espresso il proprio niet alle partite da giocare in Italia, con quella inaugurale prevista a Roma contro la Turchia. Ma non finisce qui perché sono molti i rumors che indicano un dpcm ad hoc per mantenere il coprifuoco a giugno alle 22, forse alle 23 per evitare festeggiamenti mentre i bar dovranno chiudere prima delle partite degli azzurri. E dato che non potremo invitare nessuno a casa ecco la condanna peggiore : quella di ascoltare i dopo partita con Variale o, se su Sky, con Caressa.