Mai vista una Milano-Sanremo cosi

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Mentre postiamo questo articolo tanti appassionati delle due ruote si sono già attrezzati davanti alla televisione per seguire la Milano-Sanremo, prima Classica Monumento della stagione. Si, avete capito bene la RAI ha già iniziato la sua diretta integrale della corsa sul canale 58 del digitale terrestre per poi lasciare spazio a RAI2 dalle 14 che in mattinata non può concedere spazio allo sport per trasmettere telefilm che sarebbero rifiutati anche da televisioni locali. Va sottolineato che anche Eurosport trasmette la corsa in streaming ma priva del commento di Salvatore Aiello la cui storia occupa commenti sui social. Ma come mai questa decisione che avrà un seguito con le tappe del Giro  ? Semplice,  si vuole evitare che gli appassionati si riversino in strada con rischio assembramenti. Stare in casa dunque a seguire la gara anche se la splendida giornata inciderebbe a uscire ( ma in zona arancione consigliabile restare a casa). Questa novità televisiva ci fornisce spunto per raccontare alcuni aneddoti che rispecchiano come siano cambiati i tempi. La prima diretta con telecamere mobili,i poste sul Berta risale al 1966 con doppia telecronaca affidata ai Maestri Adriano De Zan e Nando Martellini. Nel 1970 i centralini della RAI vennero invasi dalle proteste di tanti appassionati. Accadde che in fuga si trovasse Michele Dancelli, poi vincitore. Ma le telecamere mobili si piazzano, per un mistero mai svelate sugli inseguitori e di Michelone si videro soltanto gli ultimi chilometri, supportati dalle telecamere fisse. Nel 1978 la Milano – Sanremo coincise con i funerali di Stato della scorta di Aldo Moro, rapito due giorni prima. La RAI chiuse il collegamento immediatamente subito dopo l  ‘ arrivo mentre nel 1982 e 1991 niente immagini per uno sciopero audio video dei giornalisti. Dal 2002 le dirette si sono ampliate grazie ai canali specializzati ma non sempre si e ‘reso un bel servizio al ciclismo. Troppo parato, troppe interviste e anche ora mi sembra che venga seguito questo andazzo. Ma pazienza, oggi ci vogliamo godere, noi nati con pane e sport, questa diretta sapendo che alle nostri mogli o compagne non potremmo nemmeno citare la canzone di Paolo Conte ” se tu vuoi andare al cine vai” visto che le sale sono chiuse.