Ibra e Mihajlovic sbarcano in Riviera Ligure

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Di sicuro quello che verrà raccontato in questi giorni (pandemia 2021) è il Festival più calcistico di sempre. Il pallone protagonista all’Ariston, con Ibra ma non solo. Nei testi delle canzoni ci sono sempre più riferimenti al calcio: da Bugo che nomina Cristiano Ronaldo ad Avincola che si presenta con un pallone tra le braccia per cantare la sua ‘Goal!’. Certo, Zlatan ruba l’occhio. E dopo lo show di martedì sera e il collegamento di ieri, stasera è pronto a tornare sul palco dell’Ariston insieme al suo amico Sinisa Mihajlovic. I due canteranno ‘Io vagabondo’ dei Nomadi ma saranno anche protagonisti di gag e sketch con Amadeus.E pensare che quella che oggi è un’amicizia bella e sincera è iniziata, udite udite, con una testata. Dobbiamo tornare indietro di 16 anni: stadio San Siro, Inter-Juve. Sinisa nerazzurro e Ibra in bianconero. Contrasti, gomitate e scontri per tutta la partita, finché in un corpo a corpo i due vanno giù e Ibra rifila una testata al difensore. L’Inter vince 1-0 con un gol di Cruz, ma tutti parlano del gesto dello svedese. Il Giudice Sportivo lo squalifica per 3 giornate con la prova tv, ma chi conosce bene Zlatan giura che quando tornò a casa voleva partire di notte per andare a picchiare Mihajlovic.
Acqua passata, oggi. Ma nel 2006, ecco i retroscena, ha rischiato di far saltare il trasferimento di Ibra all’Inter. L’allora ds Branca prova a convincerlo, ma: “Lì c’è Mihajlovic” risponde Zlatan. Sinisa però apre le porte a una riappacificazione e insieme vinceranno due scudetti. Miha era il vice di Mancini e Ibra il bomber della squadra. Ma ha un rimpianto: ‘Mi dispiace non aver mai giocato con lui”. Ma: “In guerra lo vorrei sempre al mio fianco”. La sua guerra, intanto, Sinisa l’ha vinta da solo ma con il supporto di tutti gli amici. Dopo aver sconfitto la leucemia è arrivato anche un messaggio d’amore da parte di Ibra: “Avanti amico e fratello, sapevo che eri il più forte di tutti”. Fratelli slavi, di quelli tosti. Stesse origini e stesso temperamento. Sono due caratteri forti, che non hanno paura di nulla e non si tirano indietro nemmeno quando c’è da cantare: “Faremo schifo insieme” ha scherzato qualche giorno fa Sinisa, che prima del ritorno di Ibra al Milan aveva anche fatto un tentativo per portarlo a Bologna. Mihajlovic però dovrà accontentarsi di averlo come spalla canora al Festival: dal campo a Sanremo, 16 anni dopo quella testata sono diventati amici per la pelle.Intanto divampa la polemica del permesso concesso a Ibra, specie dopo il pari in extremis ottenuto dal Milan in casa con l’Udinese.