Pro Savona Calcio : l’assegnazione del marchio del Savona Fbc passa attraverso una procedura competitiva”

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Nel mentre il campionato di Prima Categoria è fermo e non riprenderà sino a settembre ed alcuni giocatori approfittando del prolungamento al 31 marzo dei trasferimenti nei dilettanti stanno accasandosi in Eccellenza nella speranza di una ripresa, l’organizzazione della neo società prosegue celermente.Non saranno particolarmente lunghi i tempi per la redazione e pubblicazione pubblicazione del bando d’asta per il marchio del Savona Fbc.Il curatore fallimentare Alberto Marchese scelto per l’incombenza è infatti particolarmente ottimista dopo l’analisi dello stato passivo avvenuto lo scorso 17 febbraio.Il primo passaggio pare sia stato concluso.
“Esattamente una settimana fa. Un primo step che ci permetterà di procedere in tempi particolarmente contenuti. Ora non resta che preparare il bando per l’asta rispettando anche le dovute tempistiche. Buone notizie sono arrivate anche per lo stadio Bacigalupo, con la città pronta a riappropriarsi del proprio impianto”.Il vicepresidente della Pro Savona, Simone Marinelli, ha sottolineato una certa difficoltà nel contattare il professionale curatore. “Sono rimasto molto sorpreso – ha sottolineato prontamente Marchese – non vedo infatti perchè io non debba rispondere al telefono. Al contempo, però, il mio ruolo impone un grado di assoluta terzietà. L’assegnazione del marchio non avverrà infatti tramite una trattativa privata, ma una procedura competitiva. Tutti i soggetti interessati potranno presentare la loro offerta senza favoritismi o preclusioni. Lo stesso bando sarà inviato anche agli organi di stampa in totale trasparenza. Sono sempre stato un tifoso del Savona e io per primo auspico che i colori biancoblu possano tornare a calcare i palcoscenici professionistici”.Se occorre una asta pubblica per il marchio non vedo perché Marinelli vuole dialogare con il curatore – sostengono alcuni tifosi. Che asta sia , vince chi offre di più. Per lo stadio, reputiamo interessante l’obiezione dei Verdi.