Un durisimo alterco tra il numero uno bianconero e il tecnico salentino dell’Inter ha rovinato di fatto il match della semifinale di Coppa Italia che finendo zero a zero ha spianato la strada agli uomini di Pirlo che hanno così conquistato l’accesso alla storica 20^ finale .La procura Figc adesso attende il referto del giudice sportivo in merito ai fatti spiacevoli accaduti.La Juventus attacca, senza mezze misure; l’Inter risponde. Il dito medio rivolto da Antonio Conte verso la panchina bianconera e il presidente Agnelli, durante l’intervallo del ritorno della semifinale di Coppa Italia allo Stadium,immortalato in varie immagini e, secondo l’accusa, ripetuto a fine partita, è la “pietra dello scandalo” alla base della rabbia del club bianconero, ma quello nerazzurro non ci sta e fa sentire le proprie ragioni, giustificando il gesto con le accuse e le minacce da parte dei padroni di casa, durante tutto il corso della gara.Fonte Juve, alcuni testimoni oculari garantiscono la reiterazone del gesto,mentre nessun commento è arrivato sul labiale del presidente: ma è chiaro che il club bianconero punta sul nervosismo scaturito dalle frizioni nel corso dell’intera gara, con i torinesi che non confermano gli insulti ma giustificano il gesto a causa del clima di nervosismo provocato dagli atteggiamenti di Contesin dal 1′, definiti “sopra le righe”: ad esempio le plateali proteste dell’allenatore dell’Inter in occasione del rigore reclamato per la caduta in area di Lautaro Martinez e del conseguente battibecco con Leonardo Bonucci. Il gesto del tecnico è stato dipinto come la goccia che ha fatto traboccare il vaso:un medio, sempre secondo il club bianconero, rivolto nei confronti di Andrea Agnelli, che stava scendendo dalla tribuna per andare verso il tunnel insieme alla squadra. Lo scontro verbale tra le due squadre sarebbe proseguito negli spogliatoi, con Oriali particolarmente agitato al passaggio dei giocatori bianconeri, mentre Paratici è rimasto fuori dalla contesa, secondo la Juve. Le dichiarazioni di Conte a fine gara non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco, andando oltre il mero nervosismo connaturale al match.Quello che dice l’Inter invece è ben diverso: secondo il club nerazzurro, i propri tesserati sono stati oggetto di ripetute offese e provocazioni, in campo e fuori, da parte dei dirigenti bianconeri. Per tutto il primo tempo il presidente Agnelli in persona avrebbe insultato pesantemente e ripetutamente l’allenatore nerazzurro, che ha reagito al rientro nello spogliatoi con il medio. Durante l’intervallo sarebbe arrivato anche il duro litigio tra Oriali e Paratici, con il dirigente juventino che avrebbe rivolto anche pesanti minacce nei confronti del collega: “Vai via o è la volta che ti picchio”.Secondo l’Inter, anche nel secondo tempo ci sarebbero stati insulti da parte di Agnelli, prima della bufera a fine gara, con l’inseguimento all’ex allenatore bianconero e il labiale tanto incriminato.”Ci eravamo tanto amati” si potrebbe dire, ma si sa che il calcio è una ruota che gira