Francesco Gullo: “Campioni in tour è un progetto unico e inimitabile. Sarò per sempre legato a Carlo Pizzorno”

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Francesco Gullo è sicuramente uno tra i calciatori più famosi che hanno preso parte, nel 2004, al primo reality sul calcio “Campioni Il Sogno”. Ma oggi Francesco di strada ne ha fatta ed è ideatore del progetto sociale Campioni in tour: “Campioni in tour nasce nel lontano 2010 poiché a seguito del disastroso terremoto, avvenuto nel 2009, a L’Aquila mi sono recato sul posto e ho deciso di organizzare una squadra di bambini Aquilani che potessero scendere in campo in rappresentanza di tutte le vittime del sisma. Così grazie alla vicinanza con l’azienda Mediaset ho parlato con Silvio Berlusconi e, in collaborazione con il comune di Milano, ho portato i ragazzi in campo a San Siro, uno dei quattro stadi più grandi d’Europa. Da lì ho iniziato a portare i ragazzini in giro per tutta Italia, negli stadi più importanti e ad oggi abbiamo girato circa 30 stadi facendo scendere in campo più di duecento mila bambini.

Posso affermare con orgoglio che Campioni in Tour è il progetto calcistico giovanile ad oggi più importante, calchiamo i campi più prestigiosi tra la Serie A, la Serie B e La Lega Pro, insomma una realtà unica e inimitabile. E’ un progetto sociale, i bambini non pagano nulla, non si paga l’ingresso per assistere alle gare ma vengono semplicemente fatte delle offerte da parte delle famiglie dei ragazzini e non solo. Con il ricavato io compro giocattoli che porto personalmente alle pediatrie degli ospedali delle città che ci ospitano le tappe del progetto. Quest’anno è l’anno del decennale, avrei voluto fare qualcosa di grande ma vista la situazione dobbiamo rimandare ma vi assicuro che stiamo organizzando un evento magnifico.

Savona? Savona per me è una piazza importante, ho sempre trovato le porte aperte o del Bacigalupo, o del Palazzetto dello Sport o a Cairo, anche l’assessore dello Sport Maurizio Scaramuzza mi ha sempre appoggiato. Appena potrò sicuramente organizzeremo qualcosa nella vostra città”.

“Cosa ho in cantiere per il futuro? Dallo scorso anno ho intrapreso inoltre la carriera di procuratore dei giovani talenti- prosegue Francesco- nella mia scuderia ho circa una decina di ragazzi uno dei quali gioca nella serie A a Lugano. Cerco di scovare talenti, farli crescere e magari un giorno farli esordire nel calcio professionistico. Dovevo anche partire con un programma tutto mio di talent scout, su Canale Italia, un programma innovativo ma purtroppo il COVID-19 ha rinviato il tutto.

In questi mesi ho ultimato la mia autobiografia “Un Campione trova sempre la forza di rialzarsi” dove racconto la mia storia tra alti e bassi, un capitolo del libro è dedicato a Carlo Pizzorno al quale io sarò eternamente legato. Ho voluto fortemente scrivere un capitolo che parlasse di Carlo perchè non sono potuto andare personalmente al suo funerale poichè dovevo essere operato per una bruttissima ernia. Ogni evento che farò a Savona sarà per sempre legato al nome di Carlo per ricordarlo- conclude l’ex giocatore del Cervia- ci tengo a dire che non saranno memori ma ricordi. Un abbraccio a tutti i lettori dell’Eco dello Sport”