Incertezza ed inquietudine; intervista a Nicole Cirillo dell’Amatori Nuoto Savona

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Il nuoto, insieme ad altre discipline sportive è uno dei settori più colpiti dal nuovo decreto che obbliga le strutture dove si pratica sport alla chiusura totale e allo stop forzato, penalizzando addetti, operatori e praticanti e società, tra i lavoratori del mondo sportivo vi è Nicole Cirillo Allenatrice di Nuoto FIN della Nazionale Italiana di Nuoto Sincronizzato , bagnino, coordinatore della scuola nuoto e del personale presso l’Amatori Nuoto Savona, oltre che Istruttore di ginnastica posturale.

Lei parla di incertezze ed inquietudine, da cosa nasce questo suo stato d’animo?

Nasce dal dover navigare a vista, dal non sapere cosa ci aspetta domani, dal non essere sicuri di nulla a partire date di riapertura, ai fondi stanziati, a quanto si riuscirà ad andare avanti, a quali soluzioni cercare e trovare, a come motivarsi e motivare, a cosa dire e pensare, a come affrontare anche psicologicamente questa situazione difficile da accettare in quanto come tutti gli impianti sportivi tutto era ed è a norma eppure siamo chiusi al pubblico. Incertezze anche su come gestire gli atleti, come motivarli visto che non stanno gareggiando da mesi e si vedono nuovamente annullare le gare in programma..

Cosa vorrebbe dire in merito al decreto che ha chiuso le piscine e a tutti coloro che hanno intrapreso questa decisione?

E’ sempre difficile commentare decisioni di altri, pur essendo del settore e/o subendole, anche perchè è complicato prendere decisioni di responsabilità in qualsiasi campo e situazione figuriamoci in un momento del genere. Onestamente non ho compreso la decisione di chiudere piscine e palestre totalmente a norma è noto, infatti, che lo sport innalzi le difese immunitarie, contribuisca alla buona salute e al buon umore. Privando le persone dell’attività fisica non solo si mettono in ginocchio gli impianti ed i loro lavoratori, ma si mette in crisi tutta la clientela che li frequenta. Provocando diverse problematiche sia fisiche che psichiche e lasciando molte persone chiuse a casa.. esempio lampante gli anziani al mattino ed i i ragazzi a spasso o attaccati al pc durante il pomeriggio. L’unica cosa che mi sento di dire e’ che una decisione del genere va ponderata e poi ridiscussa e rivista dopo poco tempo per constatare se effettivamente ha portato i risultati sperati.

Quali erano i suoi programmi di lavoro che ha dovuto annullare o rimandare?

Ho dovuto annullare diversi programmi di lavoro: progetti legati all’outdoor da realizzare il weekend per grandi piccini, legati ad una scuola nuoto innovativa e agli istituti scolastici e alle famiglie. Ho dovuto annullare l’organizzazione di eventi ella durata di una giornata o di vacanze sportive settimanali e molteplici collaborazioni. Insomma.. tante cose che mi auguro di realizzare, con tanta passione ed entusiasmo, assieme al mio team in primavera.