A.A.A. progetto tecnico cercasi

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Pareggiare la prima partita di campionato in casa dopo la lunga sosta obbligata dalla pandemia (seppur favoriti sulla carta, e dal fattore campo, e dalle ventilate premesse e promesse e dalla sontuosa campagna acquisti, diciamo che ci sta. Così come perdere la prima trasferta al cospetto di un buon avversario quale era il Gozzano, forse ci sta anche. Ma non è su questo che vogliamo focalizzare l’attenzione dei tantissimi che seguono questa rubrica di successo sempre in crescendo di contatti e consensi.Certo un solo misero punticino dopo due turni fa ripiombare nella triste situazione della scorsa stagione, riproponendo atmosfere e patemi che si sperava vivamente di riuscire a mettersi dietro le spalle a mo’ di un cupo ricordo da dimenticare in fretta. Ma il calcio, si sa (o meglio si dovrebbe sapere) pur non essendo una scienza esatta (in troppi tendono a volerlo metabolizzare con approcci non consoni, specie per quanto concerne la sua ineluttabile matrice psico-motivazionale) ha le sue regole e come i corsi e ricorsi di vichiana memoria, pare si sia ripiombati in un dejà vu e che l’effetto “reset” tanto sbandierato sia già al capolinea. Il poker d’assi con cui il tandem Allegretti-Sylla al D’Albertas ha steso i rossoblù di Tarabotto (due reti per tempo per risolvere una sfida apparsa mai in equilibrio e “giocabile”) parte da lontano e chi ama prendere in considerazione le mie analisi è a conoscenza del fatto che sia nelle amichevoli affrontate che nella prima uscita stagionale è parso convintamente che il “progetto “, il “concept” per meglio dire, mostrasse difettosità difficilmente colmabili. Staremo a vedere, ma alla prova dei fatti l’architettura di squadra, l’assetto tattico vadese, scelti e proposti dalla neo direzione sportiva non da i frutti sperati. Sin dall’inizio ho manifestato apertamente dubbi sia sul modulo adottato ( un 4-2-3-1 estremamente propositivo che di fatto è più un 4-2-4, che al limite può reggere in Eccellenza a condizione che si sia 3 volte più forti degli avversari) che sulle scelte dei suoi interpreti (non un optional), sorvolando sulla vexata quaestio che occorre saperlo allenare bene a livello infrasettimanale. Anche esperti ed affidabili giocatori come Taddei e Sampietro continueranno ad essere messi in difficoltà, poichè due unici piloni non sono in grado di tamponare le piene siano esse varesotte o cusiane : il reparto di centrocampo non può essere così esposto. Se poi ci aggiungiamo che Diego Dagnino non è un terzino da immolare a far sportellate e da lasciare in balia nell’uno contro uno con spauracchi quali Youssouph Cheikh Sylla (punta senegalese alta 1.96 proveniente dal Piacenza), che se vuoi un Illiante al cento per cento della condizione bisogna che lo rodi con un minutaggio adeguato ed infine che Andrea Bacigalupo nonostante la sua encomiabile duttilità (lo ricordo bene nella Primavera della Samp di Chiesa) nasce come classica mezzala di destra, ma non ha la velocità di Eto’, allora il cerchio si chiude. Inevitabilmente questo Vado qualche goals in più lo farà, ma per salvarsi (perchè credo sarà questa la mission a giudicare dall’esordio) bisognerà pensare più a sapersi difendere bene. Figuriamoci se un volpone come mister Soda (quanta fatica per batterlo con la mia Imperia al Ciccione quando era al comando della Sanremese) non ne abbia subito approfittato. Cito lui, come domenica scorsa ho reso omaggio a Salvatore Asmini, ds della Castellanzese, che guarda caso ha girato tre sventole all’accreditato Fossano. Porgo i miei ossequi alla loro competenza, una merce rara di questi tenti, tempi in cui tanti, troppi, nascono imparati. Ora al Chittolina arriverà il Borgosesia che ha steso l’Imperia e strappato il pari a Carate Brianza. Il mio cuore dice ” Forza Vado”, la mia testa dice “Attento Vado”. Sento parlare di ” dagli errori si impara”. Sono guai seri però quando magari si tratta di “errori di impostazione”.

GOZZANO – VADO  4-1Reti: 16′ e 6’st  Allegretti (G), 30′ e 32’st Sylla (G), 30’st Valenti (V).

Gozzano (4-3-3): Ferrara; Olivera, Carboni, Cella, Pavan; Gemelli, Carta (42’st Bianconi), Piraccini (46’st Olivato); Vono (25’st Gioria), Sylla (46’st Montaperto), Allegretti (46’st Rampin). A disp: Figliuzzi, Kayodie, De Pace, Mudasiru. All.: Soda.

Vado (4-2-3-1): Illiante; Dagnino (1’st Corsini), Tissone, Lala, Casazza L.; Boiga, Sampietro, Taddei, Bacigalupo; Valenti (33’st Chicchiarelli), Pasi (1’st D’Antoni). A disp: Luppi, Casazza A., Barisone, Zaccaria, Merlino, Ravera. All.: Tarabotto.Arbitro: sig. Menozzi di Treviso

Note: angoli 2-4 per il Vado, nessun ammonito.